Scopri Egitto – Marsa Alam e Berenice
” cosa vedere a Marsa Alam e Berenice “ è la nostra guida viaggi completa con tutte le informazioni necessarie per la vostra vacanza in queste 2 splendide località del Mar Rosso – Egitto
Marsa Alam è una località balneare egiziana sul Mar Rosso rinomata per le spiagge di sabbia e per le incontaminate barriere coralline; è situata in prossimità del Tropico del Cancro, dove il Mar Rosso incontra il deserto del Sahara.
Si presenta ricca di palmeti e mangrovie, con un mare ricco di pesce per via della presenza della barriera corallina.
Quest’ultima è molto rinomata tra i subacquei per via dei molti siti d’immersione ancora incontaminati, in cui si possono incontrare facilmente delfini (del genere stenella rostrata), dugongo e squali martello.
La baia di Abu Dabab, a forma di “u”, è famosa per le tartarughe marine e i dugonghi (vacche di mare), mentre la Laguna di El Naaba, il paradiso del kitesurf è separata dal mare aperto da una barriera corallina. Il Parco Nazionale di Wadi el-Gemal, a sud della città, comprende deserto, praterie sottomarine, barriere coralline e isole.
La città nuova di Marsa Alam è in costante sviluppo ed è ideale per chi ama passeggiare e osservare le bellezze del territorio, qui è possibile vedere esternamente la Moschea e il mercato dove contrattare per acquistare l’artigianato tipico.
Situata 45 minuti di navigazione a sud di Port Ghaleb e a 30km a nord di Marsa Alam, la piccola marsa di Abu Dabab viene chiamata anche “baia delle tartarughe” grazie alla nutrita presenza di questi bellissimi animali, ed è diventata Riserva Naturale per la presenza nei suoi fondali del leggendario dugongo, un mammifero dichiarato nel 2002 in via di estinzione e per la tartaruga verde, la seconda tartaruga più grande al mondo con un carapace dal diametro di 2 metri.
Questo paradiso dei subacquei è meta imperdibile per fare snorkeling e diving, insieme alla magnifica spiaggia caraibica di Sharm El Loli, con sabbia bianca e fondali bassi. Il nome Dabab in lingua araba significa eco, infatti capita che nelle giornate di forti temporali all’interno, l’eco si incanali attraverso la valle facendosi sentire fino alla baia, e da qui il nome Abu Dabab “padre del suono“.
Si tratta di uno dei siti archeologici più importanti dell’Egitto che annovera tra le sue bellezze i due templi fatti erigere dal grande faraone Ramses II, che evocano la maestosità del passato.
Ai lati delle statue colossali ve ne sono altre più piccole, la madre Tuia e la moglie Nefertari mentre tra le gambe ci sono le statue di alcuni dei suoi figli. Sopra le statue, sul frontone del tempio ci sono 14 statue di babbuini che, guardando verso est, aspettano ogni giorno la nascita del sole per adorarlo.
Il Tempio è composto dalla GRANDE SALA IPOSTILA, le cui pareti sono ricoperte di scene che rappresentano la vittoria di Ramses nella battaglia di Qadesh combattuta contro gli Ittiti.
Da qui si entra nella sala più piccola del tempio, detta dei nobili, con quattro pilastri quadrati coperti da rilievi raffiguranti il faraone con varie divinità. Sulle pareti c’è il faraone mentre offre profumi e incensi alla barca di Amon, seguito dalla consorte, la regina Nefertari; questa sala conduce al Sancta sanctorum, il SANTUARIO:
Qui, grazie all’orientamento del tempio calcolato dagli ingegneri, due volte all’anno, il 19 o 20 febbraio e anche il 21 e il 20 ottobre, il primo raggio del sole si focalizza sul volto della statua del faraone.
I raggi illuminano parzialmente anche Amon-Ra e Ra-Harakhti: secondo gli antichi egizi i raggi del sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone, mentre il dio Ptah, considerato dio delle tenebre, non viene mai illuminato.
A un centinaio di metri dal Santuario si trova il Tempio Minore, l’unico tempio egizio dove una regina ha la stessa importanza del faraone, e lo stesso Ramses lo ha fatto scrivere in una incisione nei rilievi della facciata: “…la casa dei milioni di anni, nessuna costruzione simile è mai stata scavata.”
Se amate l’avventura, l’escursione nel deserto orientale è un must.
A bordo dei quad il divertimento è assicurato: sarà possibile, infatti, superare le dune e osservare al tramonto le distese infinite di sabbia. Le possibilità di escursioni sono molte: in jeep, a piedi, in quad o a dorso di un cammello. Durante l’escursione nel deserto, adatta per gli amanti della natura, sarà possibile visitare i diversi villaggi berberi, bere del tè beduino e fumare il narghilè per un’esperienza indimenticabile.
A 350 km da Marsa Alam, Luxor è una città ricca di storia, ideale per chi pensa che nella propria vacanza non possano mancare arte e cultura.
La distanza è molto elevata, si raggiunge in pullman e un tratto di navigazione. È un centro molto importante dal punto di vista archeologico sia perché nella città ci sono il tempio di Luxor e di Karnak, sia perché nelle vicinanze c’è il sito archeologico della Valle dei Re.
Tra le cose da fare a Luxor c’è sicuramente l’escursione presso il complesso templare di Karnak, il tempio di Luxor e i colossi di Mnemone dinanzi ai quali rimarrete a bocca aperta.
La costruzione del tempio cominciò durante il regno di Amenhotep III nel XIV secolo a.C. Haremhab e Tutankhamun aggiunsero colonne e statue, ma l’espansione maggiore si ebbe con Ramses II circa 100 anni dopo l’inizio dei lavori.
Luxor è l’unico tra i maggiori complessi templari egiziani ad avere i marchi di due soli sovrani sulle strutture architettoniche.
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All’ingresso del tempio si erge un grande portale alto 24 metri costruito da Ramses II e da qua si entra nel cortile contornato da colonne a foglia di papiro di cui una parte è stata inglobata però nella Moschea di Abu el Haggag.
Dopo il cortile, attraverso il pilone di Amenofi III, si accede ad un corridoio lungo 100 metri e fiancheggiato da 14 colonne con capitello a forma di papiro, e alla fine del colonnato si giunge al Santuario, all’interno del quale i sovrani ellenistici fecero costruire il naos dedicato ad Alessandro Magno in cui era presente una copia della sua barca sacra intesa però come barca funebre.
Nella parte più profonda del tempio si trova invece il Santuario di Amon, il luogo in cui era custodita la statua di Amon, la destinazione finale della Barca sacra proveniente dal Grande tempio di Amon dove la divinità si rigenerava.
In una stanza laterale è raffigurato il ciclo allegorico della nascita di Amenhotep III e della sua origine divina: secondo la tradizione il dio Amon, assunte le sembianze del faraone Thutmose IV, si unì alla sua sposa Mutemuia, e dall’unione nacque il faraone Amenhotep III.
Alla fine di questa escursione, della durata di una giornata intera, è possibile visitare la famosa Valle dei Re con le tombe dei faraoni, un’area geografica dell’Egitto di rilevante importanza archeologica situata nei pressi dell’antica Tebe, e la Valle delle Regine, dove queste furono sepolte.
Ti piace la nostra guida “cosa vedere a Marsa Alam e Berenice”? Continua a leggere e scopri BERENICE, il paradiso dei divers!
Situata a circa 156 km a sud di Marsa Alam, Berenice è considerata il paradiso dei divers. La località offre un paesaggio davvero unico, un’oasi fatta di spiagge dorate che degradano in un mare trasparente determinando un panorama dai contrasti mozzafiato. Qui le varie strutture offrono e organizzano corsi subacquei e immersioni per esplorare l’esclusiva fauna marina con i suoi colori incantevoli. Ad incorniciare questo paesaggio, è presente l’immenso deserto tutto da esplorare e ammirare; la distesa dorata delle dune di sabbia si contrappone al blu delle acque ondose del Mar Rosso creando uno spettacolo senza tempo che più di tutti mostra la forza selvaggia della natura.
Un must da visitare a Berenice è il Tempio di Serapis con tracce di iscrizioni risalenti all’imperatore Tiberio e statue che raffigurano gli dei.
Tra gli altri punti d’interesse ricordiamo invece la penisola di Ras Banas, oggi un’importante base militare che può essere scorta solo in lontananza dalla costa ed il Gebel Elba National Park, una riserva naturale ad appena un’ora e mezza di viaggio verso sud.
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POPOLAZIONE: 4.685 abitanti
FUSO ORARIO: UTC+2
TELEFONO: 002069
LINGUA: ARABO. ITALIANO E INGLESE SONO BEN COMPRESI
VALUTA: LIRA EGIZIANA, CHE VALE 0,1313 EURO.
CORRENTE ELETTRICA: A 220 volt con prese standard sia in hotel che nelle barche da crociera.
Il 90% della popolazione è musulmana, il restante 10% è cristiano. Nelle moschee è obbligatorio per le donne indossare un velo per coprirsi e, per tutti, entrare scalzi. La festività religiosa principale è il mese di Ramadan, che coincide con il mese di digiuno obbligatorio per i maggiori di 14 anni, da cui sono dispensati i malati e le donne incinte. Dall’alba fino al tramonto non si può mangiare, bere, fumare, truccarsi. Di giorno molti negozi sono chiusi o aperti massimo fino alle 14.00.
NUMERI UTILI
AMBASCIATA ITALIANA:
15, SHARA ABDEL RAHAMAN FAHMY – GARDEN CITY – CAIRO
TEL. 0020-2-7943194
CONSOLATO ITALIANO AL CAIRO:
24, SHARA AL GALAA, CAIRO
TEL 0020-2-7730110
passaporto con almeno 6 mesi di validità residua o in alternativa carta di identità valida per l’espatrio e 2 fototessere per ricevere il visto turistico, consistente in un documento timbrato da tenere con sé durante il soggiorno.
Pur essendo situata oltre 135 miglia (217 km) a nord della zona tropicale, la città è caratterizzata da un clima desertico caldo, con temperature più stabili rispetto a località poste più a nord come Hurghada e Sharm el-Sheikh, o comunque come Kosseir che ha clima normalmente stabile ma con estati più fredde. Marsa Alam, Kosseir e Sharm el-Sheikh hanno temperature notturne più calde rispetto alle altre città egiziane e rispetto alle località vicine ai Resort. Le temperature massime registrate variano in media da 22 a 25 ° in gennaio e da 33 a 40 °C in agosto. La temperatura del Mar Rosso a questa latitudine varia annualmente dai 22° ai 29 °C. Come record di temperatura più alta registrata si sono avuti 45 °C, rilevati il 10 maggio 2010, mentre come record di temperatura minima si sono avuti 5 °C, registrati il 3 gennaio 2008.
Fonte video: ente del turismo Egiziano
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