Scopri Egitto – Marsa Matrouh
“Marsa Matrouh cosa vedere” è la tua guida viaggi completa per una vacanza unica in questa incredibile destinazione chiamata “le Maldive d’Egitto”.
La località Egiziana è situata a circa 240 km a ovest di Alessandria d’Egitto e a circa 500 km a nord ovest del Cairo, ed è il principale centro urbano fino alla vicina frontiera con la Libia, ed è un porto marittimo egiziano, capoluogo del Governatorato di Matruh.
Oggi è conosciuta per essere una Rinomata località turistica balneare essenzialmente per gli egiziani, a partire dal 2005 ha conosciuto un vero e proprio boom internazionale, soprattutto da parte degli italiani.
Sulle rive del Mediterraneo dalla primavera del 2006 sono sorti nuovi villaggi di proprietà egiziana ma a gestione italiana, affidata ai più importanti tour operator, le cui strutture si trovano concentrate nella baia di Almaza, che in arabo significa “perla”.
A colpire al primo sguardo chi arriva a Marsa Matrouh sono certamente le sue lunghe lingue di sabbia che si distendono per svariati chilometri, accompagnate da un mare color zaffiro e da interessanti “intermezzi culturali”, come la magnifica Alessandria d’Egitto, El Alamein, Il Cairo o la bella Oasi di Siwa, un mondo sospeso nel deserto che si schiude dopo un lungo viaggio tra le dune ed è abitato da una comunità berbera che sembra essersi fermata a un’epoca remota; la località è situata nel deserto libico occidentale (a circa 300 chilometri di distanza).
Ma Marsa Matrouh non è solo mare, ci sono anche testimonianze della storia recente, come il bunker sotterraneo dell’isoletta davanti a Marsa Matrouh che durante la guerra mondiale ospitò il comandante tedesco Rommel, la volpe del deserto; da qui l’uomo di fiducia di Hitler impartiva disposizioni alle forze italo-tedesche impegnate contro i britannici.
“Marsa Matrouh cosa vedere”, la nostra guida viaggi puntuale, ti suggerisce le escursioni più interessanti da fare in loco
Si tratta di un piccolo villaggio in cui, nel 1942 durante la Seconda Guerra Mondiale, persero la vita numerosi soldati italiani; qui si trovano infatti tre sacrari, uno italiano, uno inglese e uno tedesco dove si ricordano i caduti. Particolarmente ricco è il Museo Militare con i cimeli bellici: divise, armi, lettere dal fronte e, nel cortile, carri armati, cannoni, aerei da caccia e mezzi di trasporto, e anche un monumento ai caduti in battaglia: 25mila morti, feriti e dispersi solo delle forze italo-tedesche. A poche centinaia di metri dal museo sorge il Cimitero del Commonwealth di El Alamein con le lapidi dei caduti delle truppe provenienti da Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, India e dagli altri alleati.
L’Oasi di Siwa merita sicuramente una visita se si vuole assaporare l’autenticità della cultura berbera; situata a 300 chilometri dalla costa del Mediterraneo e a 65 dal confine con la Libia, quest’oasi egiziana è abitata da una comunità berbera che vive ancora come se il progresso e la tecnologia non la avesse sfiorata. L’oasi, accoccolata in una profonda depressione, dona terreno fertile per olivi e palme, che hanno portato Slow Food a creare un Presidio per la tutela e la promozione dei datteri. Passeggiando in città, tra piccole botteghe di ceramiche, gioielli, cesti e tipici scialli blu, si incontrano i resti di Shali, l’enclave fortificata del XII secolo fatta di sale e argilla e gravemente compromessa da tre giornate di pioggia nel 1926: oggi restano vivibili solo pochi edifici, tra cui una caratteristica moschea.
Da non perdere, sempre all’interno dell’Oasi di Siwa, la piscina di Cleopatra, una grande piscina in pietra, alimentata da una sorgente di acqua calda, e l’oracolo di Amon, il dio del sole egiziano. Da Siwa non si può andare via senza una spedizione nel deserto: l’ufficio turistico e gli stessi hotel organizzano escursioni di mezza giornata o safari di alcuni giorni su fuoristrada 4×4. Camminare sulle dune al tramonto, a piedi nudi, avvolti dal silenzio e circondati solo dalla sabbia che lentamente si tinge di rosso è un’emozione davvero indescrivibile che merita di essere vissuta.
Si tratta di un’escursione molto impegnativa che occupa un’intera giornata ma che sicuramente non lascerà deluso nessuno. Il Cairo è non solo la capitale d’Egitto, ma anche una delle città dove il mondo occidentale e islamico si fondono in una simbiosi perfetta. Immancabile una visita ai celebri e coloratissimi mercati, come quello tradizionale di Khan El Khalili Bazaar, per perdersi tra tappeti, colori, profumi e merci di ogni tipo. C’è poi la Moschea di Muhammad Ali, conosciuta con il nome di Moschea di Alabastro, uno de simboli della città, che fu costruita nella prima metà del diciannovesimo secolo seguendo il modello della Santa Sofia di Istanbul e ospita oggi la tomba di Muhammad ʿAli Pascià, il padre del moderno Egitto.
Da visitare assolutamente anche la Chiesa di S. Barbara, la più antica del Cairo, risalente al quinto secolo che si trova nel quartiere copto, dove merita visitare anche la chiesa di San Sergio. Imperdibile, ovviamente, una visita al Museo Egizio, con il tesoro di Tutankhamon e altri seimila reperti tra manoscritti, vasellame e sarcofaghi. Ci sono poi edifici religiosi particolarmente interessanti, come la moschea di al-Rifa’i e la Sinagoga di Ben Ezra, l’acquedotto di An-Nasir e allontanandosi di alcuni km dal Cairo le famose Piramidi, sia quelle di Dahshour che quelle di Giza.
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POPOLAZIONE: 68.339 abitanti
FUSO ORARIO: UTC+2
TELEFONO: 002069
LINGUA: ARABO. ITALIANO E INGLESE SONO BEN COMPRESI
VALUTA: LIRA EGIZIANA, CHE VALE 0,1313 EURO.
CORRENTE ELETTRICA: A 220 volt con prese standard sia in hotel che nelle barche da crociera.
RELIGIONE: il 90% della popolazione è musulmana, il restante 10% è cristiano. Nelle moschee è obbligatorio per le donne indossare un velo per coprirsi e, per tutti, entrare scalzi. La festività religiosa principale è il mese di Ramadan, che coincide con il mese di digiuno obbligatorio per i maggiori di 14 anni, da cui sono dispensati i malati e le donne incinte. Dall’alba fino al tramonto non si può mangiare, bere, fumare, truccarsi. Di giorno molti negozi sono chiusi o aperti massimo fino alle 14.00.
AMBASCIATA ITALIANA:
15, SHARA ABDEL RAHAMAN FAHMY – GARDEN CITY – CAIRO
TEL. 0020-2-7943194
CONSOLATO ITALIANO AL CAIRO:
24, SHARA AL GALAA, CAIRO
TEL 0020-2-7730110
DOCUMENTI DI VIAGGIO: passaporto con almeno 6 mesi di validità residua o in alternativa carta di identità valida per l’espatrio e 2 fototessere per ricevere il visto turistico, consistente in un documento timbrato da tenere con sé durante il soggiorno.
CLIMA
A Marsa Matrouh, sulla costa egiziana settentrionale, il clima è mediterraneo, con inverni miti e relativamente piovosi, ed estati calde e soleggiate. Le piogge sono scarse, a livello desertico, dato che non raggiungono i 200 millimetri in un anno; comunque hanno un andamento mediterraneo, vale a dire che si verificano da ottobre ad aprile, e sono molto scarse o del tutto assenti in tarda primavera e in estate. L’inverno, da metà dicembre a febbraio, è mite: le temperature massime oscillano in genere sui 18/19 gradi. Vi sono lunghi periodi di sole, alternati a periodi di qualche giorno con un maltempo e piogge, in genere non abbondanti. La primavera da marzo a maggio è piacevolmente calda, con molto sole e piogge sempre più rare.
Ogni tanto il vento caldo del deserto può portare temperature torride, con punte di 40 gradi.
L’estate, da giugno a settembre, è calda e afosa, ma con le vivaci brezze che temperano il caldo; le temperature massime a luglio e agosto sono in genere sui 28/30 gradi. Le ondate di caldo dal Sahara sono rare, e sono comunque più probabili a giugno. L’autunno, da ottobre a metà dicembre, è piacevolmente caldo, spesso soleggiato, ma anche con il rischio del passaggio di perturbazioni, e di conseguenza di periodi piovosi, soprattutto a partire da novembre. Il periodo migliore per andare a godersi le splendide spiagge va da maggio a ottobre.
Fonte video: MARSA MATROUH 2019 Jaz Oriental Resort (GoPro Hero 7 Black) di TIAMUSIC23
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